Sì, è fattibile, ma permangono sfide tecniche, ingegneristiche e di costo. Il futuro sviluppo dell'acquacoltura oceanica offshore o esposta dipenderà dalla tecnologia attuata per superare le condizioni estreme del clima oceanico, dai problemi logistici legati all'immissione di mangimi e altri fattori di produzione nell'azienda agricola, dallo sviluppo di piattaforme di lavoro offshore e dal controllo a distanza delle piattaforme basate sull'Internet delle cose (IoT) per comunicare e gestire le piattaforme con sistemi di ottimizzazione basati sull'intelligenza artificiale.