Idoneità del sito per l'acquacoltura marina del pesce finocchio nel Mar Mediterraneo centrale

La selezione dei siti aziendali svolge un ruolo fondamentale nel determinare la produttività, l'impatto ambientale e le interazioni delle attività di acquacoltura con i servizi ecosistemici. Il rilevamento satellitare a distanza (satellite Remote Sensing — SRS) fornisce serie di dati estese sotto il profilo spaziale e spaziale ad alta risoluzione temporale e spaziale, che possono essere utili per la selezione dei siti di acquacoltura. Nel presente documento abbiamo tracciato un indice di idoneità dell'acquacoltura dei pesci applicando la metodologia di valutazione multicriterio spaziale (SMCE). La solidità dell'esito dello SMCE è stata esaminata utilizzando l'analisi dell'incertezza (UA) e, parallelamente, la Corte valuta una serie di scenari alternativi volti a ridurre al minimo la soggettività associata al processo decisionale. L'indice si basa sui risultati dei modelli ecofisiologici, che sono stati forzati utilizzando serie temporali di dati sulla temperatura della superficie del mare, e su dati riguardanti l'altezza significativa d'onda, la distanza dal porto, gli attuali usi del mare e gli impatti cumulativi. La metodologia è stata applicata per mappare l'idoneità all'allevamento della spigola (Dicentrarchus labrax) e dell'occhialone (Sparus aurata) all'interno della zona economica esclusiva (ZEE) italiana, in tre scenari: Crescita blu, economia e ambiente. Le zone costiere tirreniche e ioniche sono risultate più adatte rispetto a quelle dell'Adriatico settentrionale e della Sicilia meridionale. In quest'ultimo, e nella Sardegna occidentale, l'indice risente anche di una maggiore incertezza. La domanda presentata suggerisce che i dati SRS potrebbero svolgere un ruolo significativo nella definizione delle zone assegnate all'acquacoltura, aiutando i responsabili politici e le autorità di regolamentazione a includere l'acquacoltura nella pianificazione dello spazio marino.