Description
L'acquacoltura è un settore in rapida crescita che attualmente rappresenta quasi la metà del pesce utilizzato per il consumo umano in tutto il mondo. Le pratiche intensive e semi-intensive sono utilizzate per produrre grandi stock ittici, ma si verificano frequenti focolai di malattie e l'uso di antimicrobici è diventato una pratica abituale per controllarli. La pressione selettiva esercitata da questi farmaci, solitamente presenti a livelli subterapeutici per periodi prolungati nell'acqua e nei sedimenti, crea condizioni ideali per la comparsa e la selezione di ceppi batterici resistenti e stimola il trasferimento orizzontale di geni. È ormai ampiamente riconosciuto che il passaggio di geni resistenti agli antimicrobici e batteri resistenti dall'allevamento acquatico all'allevamento di animali terrestri e all'ambiente umano e viceversa può avere effetti negativi sia sulla salute umana e animale che sugli ecosistemi acquatici. Occorre uno sforzo globale per porre fine all'uso eccessivo di antimicrobici nell'acquacoltura e incoraggiare i portatori di interessi ad adottare altre misure di prevenzione delle malattie. Definire un nuovo percorso è fondamentale per contenere la crescente minaccia della resistenza antimicrobica.
Details
- Original Author(s)
- Santos, LúciaRamos, Fernando
- Topic(s)
- Salute degli animali e sanità pubblica
- Geographical Coverage
- International
- Date
- March 19, 2018
- Source